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domenica 30 dicembre 2007

La nuova piazza: tanti errori ed un orrore. Hanno circonciso lo gnomone?

A lavori (quasi) ultimati possiamo dire che la nuova piazza di Grammichele non sia venuta un gran che. Di certo noi non apparteniamo alla schiera di persone che criticano solo per il piacere di criticare ma abbiamo pazientemente atteso la conclusione dell’opera per valutare il lavoro compiuto.

A parte gli errori tecnici compiuti (si ricordi la gobba spuntata nell’angolo antistante il Jolly bar), si registrano una serie di piccoli e meno piccoli difetti che devono essere corretti al più presto…alcuni purtroppo – diciamolo- a caro prezzo!

Come direbbe Toto’: ....e io pago!!!



Di notte…
Di notte la piazza non è sufficientemente illuminata dai cosiddetti “pospiri” (“fiammiferi”), ovvero i lampioni di dubbio gusto estetico scelti per la “nuova piazza”. A questo di aggiungono i faretti al centro della piazza puntati ad altezza uomo (alcuni dei quali già non funzionanti) che sparano un fascio di luce accecante per cui è impossibile vedere alcunché….e si cammina a piedi, figuriamoci che cosa accadrebbe se si riaprisse la piazza al traffico veicolare!
Poca luce sulla piazza, poca luce sul municipio. I faretti ai piedi del Comune sono stati posizionati troppo vicini all’edificio rendendo cosi impossibile una illuminazione adeguata dello stesso.



Di giorno…
E a onor del vero possiamo aggiungere che l’impressione che se ne ha di giorno non sia migliore…
Quando si accede alla piazza si apre un’immensa distesa grigia interrotta solo dalla proiezione (realizzata con le note mattonelle bianche) dell’ombra della Matrice che finisce con l’assorbire tutta l’attenzione su di se.
Il Municipio, quel favoloso palazzo che in passato venne innalzato di un piano perché non apparisse inferiore alla Chiesa, al pari degli altri palazzi storici che si affacciano sulla piazza oggi perde la propria importanza e centralità.
La stessa piazza ha perso la sua forma esagonale, non più riconoscibile nell’indifferenziata distesa di mattonelle grigie.
Forse un occhi attento potrebbe scorgere qualche angolo dell’antico esagono tra quelle scivole che presentano pendenze pericolose per ogni donna che indossi tacchi anche bassi. E neppure le palme o i lampioni aiutano a ritrovare la forma caratterizzante tutto il paese.
Non ci soffermiamo poi sulla scelta dei lampioni, dei faretti o dei muretti che cingono le palme.
Ai privati è impossibile modificare il profilo delle proprie abitazioni (anche spostare una sola finestra) se non dopo quintali di autorizzazioni…mentre per la piazza, il centro del centro storico, si sceglie uno stile “futurista” che poco si concilia con il volto storico di tutti gli edifici che circondano la piazza.


Dal parrucchiere.

Di fronte a questo scenario ci sarebbero davvero tutte le ragioni per una protesta popolare ma invece prendiamo atto che l’argomento del momento, quello che impazza nelle migliori sale di parrucchieri grammichelesi, è un altro.
Si vocifera che lo gnomone (ovvero la statua che proiettando la propria ombra al suolo dovrebbe indicare l’ora esatta) “era” dotato…molto dotato…forse troppo.



Si dice che le dimensioni imponenti degli attributi abbiamo disturbato le alte sfere grammichelesi tant’è che si sono rivolti al padre dello gnomone per una ragionevole “riduzione”.
Ma si sa, gli artisti sono persone sensibili e a volte suscettibili, non chiedono scusa (neppure per le porcate) e poi vedono le opere come proprie creature…e quale padre degenerato effettuerebbe mai un “taglio” di tal genere? …anzi, tutti ne andrebbero gran fieri in paese!
..Tuttavia di fronte al rifiuto del padre diciamo biologico, si dice che il padre acquisito non si sia fatto scrupolo e dove non volle il primo, poté il secondo.
Scartata l’ipotesi di coprire le vergogne con una grande foglia di fico, si sono armati di sega e si è effettuata quella che forse verrà ricordata come la più grande circoncisione della storia.

Il troppo stroppia.
Taglia, taglia però ci si è accorti solo alla fine che forse si è esagerato un tantinello anche perché di fronte ad un omone di tali dimensioni in fondo certe proporzioni si sarebbero dovute mantenere.


Il dramma dello gnomone…
Ad oggi non si può dire con certezza cosa ci sia di vero in queste voci di paese. Certo è che la curiosità cresce ogni giorno che passa.
Alcuni giovani impazienti, sono andati ad effettuare una visita andrologica nottetempo lasciando completamente scoperti gli zebedei del povero gnomone.
Quale che sia la verità, al momento l’impressione che si ha vedendo lo tale spettacolo è molto triste.
Giunti in piazza, si scorge un gigantesco uomo nudo, chinato a gambe aperte, che fissa il maltolto quasi meditasse sulla sciagura appena vissuta, in procinto di scagliare il possente pugno al suolo in segno di profonda disperazione.
…speriamo che a lavori terminati non sia questa l’immagine che rimarrà impressa nei ricordi dei turisti!