Cari amici di Rossoarancio.net,
forse perchè presi da altro, forse perchè impegnati in mille altre cose ma in questi giorni abbiamo assistito ad uno stucchevole scontro/confronto sui campi da tennis di Grammichele.
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Il fatto.
Partiamo da un messaggio su facebook dal quale apprendiamo che c'è qualche “mal di pancia” relativo all'attuale gestione dei campi da tennis. Dopo qualche giorno, troviamo sulla pagina di “Grammichele online” un articolo di giornale nel quale si fa riferimento alla vicenda. Decidiamo di pubblicarlo anche noi...
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La considerazione.
Dopo la lettura dell'articolo di giornale, riflettiamo sull'accaduto... pensiamo..ripensiamo... ma... non riusciamo a capire: ma di che stiamo parlando ?!
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Rerum substantia.
Dall'articolo (riportato sotto, nel post del 24 ottobre) si legge che il consigliere Greco “adombra dubbi che dietro la revoca della concessione, ci sia il proposito di favore qualche amico”.. --- Continuiamo a leggere... Si evince che il signor Rosario Attaguile ha in gestione da circa 10 anni tali campi (“dopo dieci anni circa di oculata gestione...”) e che tale “gestione” viene interrotta da una “revoca unilaterale” dell'amministrazione motivata da un preteso pagamento per quanti utilizzano la struttura di una tariffa oraria di 2 euro per il giorno e 2,50 euro per le ore serali per l'utilizzo dell'energia elettrica...cosa che sembrerebbe in contrasto con il Regolamento comunale che invece dovrebbe esentare le associazioni dal pagamento di tali importi...
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Esercizi di logica.
1.Il signor Attaguile gestisce da circa 10 anni i campetti da tennis.
Come può gestire tali campi?
2.Il signor Attaguile gestisce da circa 10 anni i campetti da tennis in forza di una convenzione.
Cosa prevede la concessione?
3. Non ci è dato sapere in quanto tale concessione non è pubblicata sul sito del Comune. Da quanto si può desumere dall'articolo, ci sarebbero due versioni/opzioni.
La prima. La convenzione in forza della quale il signor Attaguile gestisce i campi da tennis da circa 10 anni, prevede il pagamento di 2/2,50 euro-ora per coprire i costi dell'energia elettrica.
La seconda. Il Regolamento comunale prevede l'esenzione dei costi per l'energia elettrica per le associazioni sportive.
Quindi: cosa imporrebbe la ragione?
Solo domande semplici.
A. Trattandosi di beni comunali (e quindi di proprietà dell'intera collettività), cosa prevede e quanto tempo dura la concessione del signor Attaguile?
B. Se gli impianti fossero dati in comodato d'uso gratuito, non sarebbe “giusto” che l'associazione che li gestisce contribuisse a pagare almeno il consumo dell'energia elettrica?
C. Immaginando ipoteticamente che la concessione non fosse ancora scaduta e che non fosse neppure dovuto un centesimo per i consumi elettrici, a fronte di una revoca ingiustificata (o peggio – secondo quanto “adombra” il consigliere Greco- determinata da interessi clientelari) nessun altro consigliere dell'opposizione si era/è accorto di nulla ?!
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Conclusioni.
Ipotesi 1.
Il signor Attaguile ha una concessione scaduta. Logicamente ipotesi da scartare perchè l'Amministrazione intende revocare la concessione, cosa impossibile se fosse già scaduta.
Ipotesi 2.
Il signor Attaguile non deve pagare i costi dell'energia elettrica. Logicamente ipotesi da scartare perchè l'Amministrazione non avrebbe motivo di revocare la concessione.
Ipotesi 3.
Il signor Attaguile deve pagare i costi dell'energia elettrica. Logicamente ipotesi da scartare perchè il signor Attaguile non avrebbe nulla di che lagnarsi essendo la revoca immediata un atto dovuto del Comune.
Purtroppo nessun sillogismo è possibile: qualunque ipotesi consideriamo risulta illogica.
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E se...
A questo punto potrebbe balenare una idea cattiva nella testa dei più maliziosi.. E se invece i campetti fossero stati dati senza concessione!? Logicamente ipotesi da scartare perchè i consiglieri di opposizione avrebbero chiesto subito le dimissioni dell'Assessore allo Sport (in carica all'epoca dei fatti), se non direttamente del Sindaco... o no?
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